Nome: Alborella (Alburnus alburnus alborellaDe Filippi 1844)

Famiglia: Cyprinidae

Ordine: Cypriniformes

Nomi dialettali: àola, àgola, àvola, àvla, óa, pessàta, pesset, pessina

Morfologia e dimensioni

Questa specie di piccole dimensioni si presenta di un colore argenteo lungo i fianchi e grigio­verdastro sul dorso. Possiede un corpo slanciato, compresso lateralmente e ricoperto da piccole scaglie. La testa è di piccole dimensioni, l’occhio è grande e la bocca è obliqua. Tutte le pinne sono molto ben sviluppate. La pinna caudale è forcuta con estremità appuntite. Non si conoscono dimorfismi sessuali.

Di solito la vita media di questo ciprinide si aggira intorno ai 9/10 anni. La taglia media è intorno ai dieci­dodici centimetri.

In passato i pescatori che ne catturavano esemplari con dimensioni superiori ai dieci centimetri finivano per pensare erroneamente che questi fossero degli ibridi generati dall’incrocio dell’alborella con il cavedano. Il peso massimo che può raggiungere questo piccolo pesce è intorno ai sessanta grammi.

Distribuzione e habitat

L’alborella presente in Italia settentrionale è una sottospecie autoctona; in Italia centro meridionale la sua presenza si deve invece a recenti immissioni. Non risultano presenze di questo ciprinide sulle isole. E’ comunque presente in gran parte del territorio europeo dalla Francia fino ai monti Urali. L’alborella si trova nei grandi laghi subalpini dove vive in branchi che spesso raggiungo dimensioni ragguardevoli nelle acque superficiali pelagiche, migrando talvolta anche nella zona del litorale.
Rispetto agli altri ciprinidi preferisce trascorrere il periodo invernale a profondità maggiori.

Alimentazione

La sua dieta è costituita in prevalenza da piccole larve, insetti, microrganismi, alghe e detriti organici.

Riproduzione

Il periodo riproduttivo parte da maggio/giugno fino ad agosto e si svolge in due o tre ondate successive sui bassi fondali sabbiosi o ghiaiosi con una punta massima tra i primi giorni e la metà di luglio. Le uova sono piccole e deposte prevalentemente di notte o nelle ore prossime all’imbrunire.
Si stima che possano essere in numero anche superiore alle 250.000 unità per chilogrammo di peso. La schiusa avviene in 4­5 giorni alla temperatura di circa 20 °C.

Pesca

Pur essendo un pesce di modeste dimensioni la sua resa economica è buona, soprattutto, nei grandi laghi dell’Italia settentrionale dove viene abbondantemente pescata. L’alborella è utilizzata anche come esca viva nella pesca del persico, del luccio, della trota e di altri pesci suoi predatori. Nel lago di Garda è sempre stata oggetto di importanti catture anche durante il periodo riproduttivo.
Insieme all’agone fu, per molto tempo, alla base dell’alimentazione quotidiana delle genti gardesane.