Nome: Persico Sole (Lepomis gibbosusLinnaeus 1758)

Famiglia: centrarchidae

Ordine: perciformes

Nomi dialettali: pesce sòl, sòl, oràda

Morfologia e dimensioni

Il corpo è ovale e molto compresso ai lati. La testa è corta, la bocca obliqua è di piccole dimensioni e munita di minuscoli denti. L’occhio è grande mentre le squame sono di medie dimensioni.
La colorazione del persico sole è forse la sua caratteristica più significativa dato che è molto variopinta e dai colori accesi, tanto che la loro presenza negli acquari domestici non stona affatto. Il dorso è bruno dalle tinte olivastre, i fianchi giallastri hanno striature e riflessi rossi ed azzurri con colori assai accentuati. Le pinne sono giallo arancio.
La dimensione massima che può raggiungere questo pesce è nell’ordine dei trenta centimetri di lunghezza. Si tratta comunque di dimensioni del tutto eccezionali visto che è già piuttosto raro catturare esemplari che superino la soglia dei venti.

Distribuzione e habitat

Questa specie è originaria del Nord America. In Italia è alloctono e le prime immissioni si fanno risalire agli inizi del ‘900. Nel lago di Garda i primi esemplari furono avvistati intorno al 1917 e si presume che questi siano arrivati risalendo il fiume Mincio dove erano già presenti da qualche tempo. E’ molto diffuso nel bacino meridionale. La popolazione attuale risulta essere sufficientemente comune.
Da giovani sono gregari, mentre da adulti conducono una vita prevalentemente solitaria. Vivono in acque basse vicino alla riva e ricche di vegetazione con fondale in prevalenza sabbioso.

Alimentazione

L’alimentazione è costituita in prevalenza da larve, insetti, vermi, uova di pesce e piccoli pesciolini. Estremamente vorace mangia di tutto; non a caso è possibile talvolta catturarlo anche con l’amo nudo.

Riproduzione

La riproduzione avviene tra maggio e giugno vicino a riva in acque molto basse. Il maschio prepara il classico nido pulendo il fondale con la coda.
Dopo che una o più femmine vi avranno deposto le uova, esso si incarica di sorvegliarle fino ad una decina di giorni dopo la schiusa.

Pesca

Per la pesca professionale non riveste alcun interesse ed anche per la pesca sportiva le catture risultano del tutto occasionali. Le carni sono discrete ma assai ricche di lische. Se di piccola taglia sono particolarmente apprezzati soprattutto nelle fritture.